HOME CHI SIAMO LA SEDE ATTIVITA' FOTO SOCIETA'
AFFILIATE e OSPITI
LINK

LA VOCE
DEL CIRCOLO

LA VOCE DEL CIRCOLO

Pongo in apertura del nostro viaggio telematico due argomenti che ci hanno in questi ultimi mesi, fortemente preoccupati. Riguardano l'ordine pubblico e l'impatto ambientale di tutta l'area.
Gestiamo il Circolo Sestese sin dal 1972, grazie ad un lascito della Siai Marchetti al Comune, con la condizione che per almeno un trentennio la stessa fosse affidata alla nostra associazione che proprio in quell'anno si era costituita. L'immobile ora certamente degradato, e stato costruito sin da prima della guerra come sede del Cral per i dipendenti della Siai Marchetti, diventato in un secondo tempo “Dopolavoro ENAL” per essere poi sede del Circolo Sestese. In tutti questi anni, l'immobile non ha goduto di nessun radicale intervento strutturale.
Non l'ha fatto la Siai Marchetti , in quanto ha ceduto la proprietà al Comune. Non l'ha fatto il Comune, visto il trentennio di affidamento al nostro Ente. Non l'ha fatto il Circolo Sestese, perché non ha mai avuto risorse finanziarie a disposizione, visto la vocazione sociale richiamata dal nostro statuto, e anche ovviamente perché non siamo i proprietari dell'immobile.
Siamo coscienti di essere conduttori di una proprietà pubblica, ma soprattutto di essere gestori dell'unica struttura in Sesto, capace di accogliere e rispondere alle piu diversificate esigenze e domande. Abbiamo pertanto caratterizzato le nostre scelte, le nostre attività, la nostra attenzione e la nostra disponibilità ad una conduzione fortemente sociale, garantendo la manutenzione ordinaria e sopratutto imponendoci di favorire il più ampio utilizzo non solo dell'immobile ma anche delle nostre attrezzature. Ne e prova il crescente volume di attività che viene svolta all'interno del salone. Dalle scuole di ogni ordine e grado, al Comune per attività socio culturali, dalle associazioni di volontariato presenti nel nostro territorio, alle associazioni sportive, che sommate alle nostre tradizionali attività socio ricreative, fanno si che il salone Marna sia utilizzato almeno 4 e a volte 5 giorni la settimana. Cosi e in crescendo l'utilizzo della saletta, per riunioni, conferenze, corsi di vario genere, tra l'altro anche sede del gruppo filatelico Sestese, e ci auguriamo presto anche sede permanente del Coro Alpino Sestese. La palestra, pur con i limiti strutturali, vede un'attività intensa e vivace da parte di due società in forte crescita di atleti e di soci, canoa e free climbing.
E' evidente allora quanto questi spazi siano indispensabili alla vita sociale di Sesto, cosi come e evidente che ad oggi non ci sono alternative con le stesse potenzialità. Ma e anche purtroppo evidente quanto la struttura (e non solo) abbia bisogno di interventi urgenti.( se non altro per renderla piu consona alla vocazione turistica della nostra città). La risposta a questo problema puo venire solo dall'Amministrazione Comunale, ma vorremmo che gli indirizzi siano partecipati, e condivisi. Non sappiamo dove e come si possano reperire le risorse finanziarie, neppure abbiamo certezze sull'opportunità, di un intervento radicale o di una semplice ristrutturazione. Non ci scandalizza neppure l'ipotesi di un'eventuale abbattimento, per farne giardino, passeggiata o parcheggio, se ci fosse un'alternativa prevedibile da qualche altra parte. Ci scandalizza e preoccupa invece il silenzio, e piu ancora ci preoccupa il rischio che un giorno, se non ci si pone il problema ora, Sesto debba fare a meno di uno spazio innegabilmente vitale e necessario alla intera comunità.
Ritengo come secondo argomento, debba essere affrontata una seria discussione sul ruolo e la funzione dell'area Circolo Sestese, in merito soprattutto all'attività ricreativa serale (notturna) sia alla Marna, quanto al bar Dea Beach, molto spesso indicati come causa di disturbo alla quiete pubblica. Soprattutto dopo il grave episodio avvenuto nel mese di Aprile, si e accentuato il dibattito sull'opportunità di avere in Sesto centro un locale di intrattenimento di massa. Sento spesso perbenisti che volendo banalizzare “la discoteca” la identificano come pericolosa e diseducativa, pertanto, non proponibile in uno spazio pubblico quale e il Circolo Sestese. D'altro canto i giovani ci chiedono maggiori occasioni di svago, e molti genitori auspicano che i loro figli lo possano trovare in città, per ovvi motivi di sicurezza, e anche convinti che la nostra gestione non essendo finalizzata al guadagno sia piu attenta e controllata, almeno all'interno dei locali.
E'innegabile il disagio creato ai residenti, dovuto spesso alla crescente intolleranza dei giovani alle regole, cosi e indubbio che anche tra i giovanissimi ci sia una percentuale di nostri concittadini che fa uso di droghe se pur “leggere”, e certamente alcuni di essi frequentano anche l'area Circolo Sestese, e non solo di sera!!
E' anche pero altresi vero che ci sono moltissimi ragazzi seri, maturi e coscienti che vivono il loro tempo libero in modo intelligente e in discoteca vanno per ascoltare buona musica, per incontrarsi, per conoscere gente, e considerano i bar come semplici luoghi di incontro nel tempo libero, senza sballo ed eccessi di alcool.
Spesso noi del Circolo ci domandiamo, che fare??? Chiudiamo la Marna e il bar Dea beach?? Forziamo le abitudini dei frequentatori agli orari impossili?? Chiudiamo le attivita a mezzanotte?? O non facciamo niente?? Delegando ad altri una qualche soluzione correttiva all'evidente disagio che vivono alcuni dei nostri giovani, permettendo che vengano demonizzati in modo generalizzato, solo perché giovani?? Ci dedichiamo al “tempo libero” di soli adulti?? Proponiamo solo liscio o latino americano?? Serate certamente tranquille, che non danno problemi, se non per i parcheggi??
Argomenti certo difficili, proprio per questo vogliamo dare spazio ad un serio dibattito, tra i nostri soci e concittadini, anche se siamo convinti che la nostra parte per evitare o almeno ridurre i problemi conseguenti alle nostre attività, la stiamo facendo. Vorremmo che tutti i soggetti interessati facessero la loro, anche in merito alla presenza di persone senza fissa dimora che bivaccano sotto il ponte, e comunque gravitano nella nostra area. Queste presenze disturbano sopratutto la nostra coscienza civile, mentre l'impotenza rispetto all'annoso problema, favorisce la generalizzazione e la superficialità dei giudizi e delle valutazioni. Certo sporcano, anzi riempiono costantemente i cestini, ma anche alcuni nostri concittadini pongono i rifiuti di casa nei cestini sotto il ponte o al parcheggio Rovelli, solo per non fare a casa loro la raccolta differenziata.
Allora, che fare?? Chiudiamo l'area?? Isoliamo le frequentazioni non gradite?? Chi deve farlo?? Insomma, cio che vorremmo e che si faccia qualcosa!!!! Auspichiamo che si affronti il problema senza banalizzarlo con considerazioni preconcette, e si superi cosi il luogo comune che considera il Circolo quale responsabile del degrado, e dell'inciviltà cui spesso ci tocca assistere. Il dibattito e aperto.

Il presidente

chiudi pagina

Scarica il documento

e-mail: info@circolosestese.it

 

 

Circolo Sestese SIAI Marchetti
Piazza Cesare da Sesto, 2
21018 Sesto Calende (VA)
info@circolosestese.it